• Direttiva RAEE (o WEEE, in inglese) sui rifiuti elettronici

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    A differenza della Direttiva RoHS, che limita l’impiego dei metalli pesanti nei prodotti elettronici, la Direttiva RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, WEEE – Waste Electrical and Electronic Equipment – in inglese) è costituita da numerosi aspetti, ciascuno dei quali riguarda gli importatori europei di prodotti elettronici.

    Tra questi aspetti vi sono le strategie di riciclaggio, i requisiti di progettazione e di etichettatura per lo smaltimento dei rifiuti. A breve torneremo su questi ultimi, ma, probabilmente, vuoi sapere innanzitutto quali categorie di prodotto rientrano nel campo di applicazione della direttiva RAEE.

    Categoria Esempi
    Grandi elettrodomestici Frigoriferi, congelatori, lavatrici, stufe elettriche, microonde, elettrodomestici per il riscaldamento
    Piccoli elettrodomestici Aspirapolvere, tostapane, ferri da stiro, macchine per cucire, orologi da polso e da muro
    Informatica e telecomunicazioni Stampanti, computer portatili, smartphone, tablet, fax
    Apparecchiature di consumo Radio, televisori, videocamere e registratori, apparecchi audio, strumenti musicali, altri schermi
    Dispositivi di illuminazione Lampade, lampadine
    Strumenti elettrici Seghe, macchine per saldatura, trapani, macchine da taglio, attrezzature da giardinaggio
    Giocattoli, tempo libero e sport Console ed accessori per videogiochi, attrezzature sportive elettriche, giocattoli elettrici
    Dispositivi medici Attrezzature da laboratorio, apparecchiature per la radioterapia

    Come accennato dalla tabella soprastante, se ti occupi di importazione di prodotti elettronici nell’Unione Europea, la direttiva RAEE ti riguarda da vicino. Tuttavia, considera che questa tabella non elenca tutte le categorie, o i prodotti, che rientrano nel campo di applicazione di tale direttiva. Per avere un elenco più completo clicca qui.

    Requisiti di eco-design e smontaggio del prodotto

    Il progetto per lo smantellamento (noto anche come progetto per il riciclaggio, o progetto per lo smontaggio) comprende le pratiche atte ad ottimizzare il modo in cui un prodotto verrà trattato alla fine del suo ciclo di utilizzo e a sfruttare al meglio la separazione dei componenti e dei materiali per il loro recupero (riparazione, riciclo, recupero di energia). Il progetto per lo smantellamento si applica ai prodotti che devono essere smontati così come ai prodotti destinati alla distruzione.

    Le analisi sono particolarmente correlate alla scelta ed alla combinazione di diversi materiali che compongono un prodotto, ma anche alle connessioni di montaggio ed alle connessioni meccaniche tra i componenti e le unità del prodotto. Clicca qui per saperne di più.

    La direttiva RAEE prevede che i prodotti debbano essere progettati in maniera da semplificarne lo smantellamento sia per il loro riciclaggio che per un ulteriore utilizzo. Dato che tale direttiva riguarda un gran numero di prodotti, non esistono, almeno ad oggi, requisiti tecnici applicabili a ciascun articolo. In quanto tale, sta al “produttore” (vale a dire, la società importatrice, quando il fornitore ha sede fuori dell’Unione Europea) garantire che il prodotto venga progettato in conformità con la direttiva RAEE. Ad esempio, possiamo includere i seguenti prodotti:

    1. Batterie rimovibili
    2. Separazione semplificata dei componenti elettrici
    3. Separazione semplificata dei materiali differenti (ad esempio, leghe metalliche e plastica)

    Per le piccole e le nuove imprese la mancanza di capacità tecnica, o di budget, per sviluppare prodotti OEM, o almeno per modificare un progetto di fabbrica esistente, rappresenta una grande sfida. Il mio consiglio migliore per questo gruppo di acquirenti è quello di fare una valutazione della conformità basandosi sui campioni di fabbrica. Tuttavia, la maggior parte dei produttori cinesi di articoli elettronici, per ovvie ragioni, non è interessata a garantire tale conformità del progetto. Come sempre, gli acquirenti occidentali devono limitare rigorosamente la selezione dei fornitori a coloro dotati di una conformità comprovata.

    Requisiti di etichettatura RAEE

    Campione RAEE
    Dai uno sguardo al tuo caricatore del telefono o del computer portatile. Il simbolo RAEE, come si vede a destra, indica la raccolta differenziata ed il riciclaggio. La marcatura RAEE è obbligatoria per la maggior parte dei prodotti elettronici importati e venduti nell’Unione Europea.

    La marcatura RAEE deve essere chiaramente visibile sul prodotto stesso e sulla sua confezione, a meno che questa sia inutile.
    Considera inoltre che la marcatura RAEE non sostituisce la marcatura CE, che indica la conformità a tutte le altre direttive EN vigenti.

    Quando acquisti prodotti dalla Cina, non lasciare mai nelle mani dei produttori l’etichettatura della merce. Dai direttamente al fornitore tutti i file grafici, comprese le etichette, piuttosto che ipotizzare che il fornitore lo “farà bene”. Dopo tutto la tua azienda ne sarà responsabile nel caso in cui i prodotti risultassero essere etichettati male.

    Iscrizioni RAEE e contributi annuali

    Oltre al progetto di smantellamento ed ai requisiti in materia di etichettatura, la direttiva RAEE stabilisce anche i requisiti annuali per il “contributo di riciclaggio” a carico di importatori e distributori. In pratica, ciò significa che la tua azienda deve pagare annualmente una quota per finanziare la rete di riciclaggio. Queste tasse per il riciclaggio si basano sul volume di vendita annuale, di solito conteggiato in tonnellate.

    Esistono, però, alcune limitazioni. Nel Regno Unito, ad esempio, il contributo annuo si applica solo alle aziende con volumi di vendita annuali equivalenti ad almeno 5 tonnellate:

    Un piccolo produttore deve aderire al PCS (producer compliance scheme) entro 28 giorni dal piazzamento sul mercato di più di 5 tonnellate di computer portatili durante il periodo di conformità.

    A questo punto devo anche ricordare che la direttiva RAEE viene implementata singolarmente da ogni Stato membro dell’Unione Europea secondo il proprio “programma di conformità in qualità di produttore nazionale”. In quanto tale, l’implementazione può variare in diversa misura tra i vari Stati membri dell’Unione Europea.

    Ulteriori letture

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    Destreggiarsi tra i tanti regolamenti in vigore all’interno dell’Unione Europea può risultare complicato, sopratutto se non hai mai importato dall’Asia. Per aiutarti a gestire l’intero processo, abbiamo creato la “Guida per l’Importatore”.

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