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Cosa dire sulla spedizione dei tuoi prodotti dalla Cina? In questo articolo ti spieghiamo cosa devi sapere sui documenti di spedizione – compresi la polizza di carico, la fattura commerciale, la distinta dei colli ed il form A.
Continua a leggere per saperne di più su come controllare che il valore in dogana venga dichiarato correttamente (e cosa potrebbe succedere se così non fosse), del perché devi essere in possesso del form A e molto altro ancora.
Polizza di carico
La Polizza di carico (B/L o BoL) viene emessa dallo spedizioniere e viene inviata all’importatore. La polizza di carico funge da ricevuta della spedizione e comprende le seguenti informazioni:
- Mittente (ad esempio, il fornitore)
- Importatore
- Indirizzo di consegna
- Istruzioni particolari
- Numero della polizza di carico
- Nome dello spedizioniere
- Termini delle spese di trasporto (ad esempio, FOB o CIF)
- Descrizione della merce
- Quantità
- Numero dei colli
A seconda dei termini di pagamento concordati dal fornitore e dall’acquirente, la polizza di carico può fungere da documento che:
a. Conferma l’emissione di una lettera di credito (L/C)
b. Oppure, funge da prova della spedizione, cosa che obbliga l’acquirente a versare il saldo
La seconda alternativa è quella più comune, quando paghi con bonifico bancario (T/T).
Tuttavia, la maggior parte dei fornitori produce solo copie scansionate della polizza di carico, non l’originale, che sono necessarie per permettere la consegna della spedizione, una volta giunta al porto di destinazione.
Di solito, l’originale della polizza di carico viene consegnato tramite posta circa una settimana dopo che il fornitore ha ricevuto il pagamento del saldo.
Ci sono alcune cose da verificare sulla polizza di carico, prima che tu bonifichi tale pagamento:
a. Sono stati specificati i termini di spedizione corretti (ad esempio, gli Incoterms)?
b. L’assicurazione è specificata?
c. I dati dell’importatore, del mittente e dello spedizioniere sono corretti?
Fattura commerciale
La fattura commerciale (C/I o CI) indica il valore della merce e viene utilizzata per dichiarare il valore in dogana.
Il valore in dogana viene utilizzato per calcolare i dazi all’importazione ed altre imposte (ad esempio, l’IVA nell’Unione Europea o il GST in Australia).
Quando ricevi la tua copia scansionata della fattura commerciale, devi verificare due cose:
a. Il valore del prodotto è dichiarato correttamente?
Alcuni fornitori sottostimano volutamente i prodotti – a volte anche senza aver ricevuto istruzioni in merito da parte dei loro acquirenti.
Un valore in dogana ridotto genera dazi all’importazione ed altre imposte di valore inferiore. Naturalmente, questa pratica è illegale e l’importatore, non il fornitore, ne è sempre ritenuto responsabile.
b. E’ stato dichiarato il valore in dogana corretto?
Esiste una differenza tra il valore reale di un prodotto ed il suo valore in dogana. Come già detto, il valore in dogana è l’importo da cui vengono calcolati i dazi all’importazione e le altre imposte.
Negli Stati Uniti, ad esempio, il valore in dogana si basa sul costo del Franco a Bordo (FOB), che riflette sostanzialmente il costo del prodotto.
Nell’Unione Europea, invece, il valore in dogana si basa sul valore del costo, assicurazione e trasporto al porto di destinazione (CIF), che comprende sia il costo del prodotto che quello del trasporto nella prima sede all’interno dell’Unione Europea.
Non dare per scontato che il tuo fornitore sappia come si indichi il valore in dogana nel tuo Paese o nel tuo mercato. Fatti questo calcolo e comunica semplicemente al fornitore quello che deve dichiarare.
Inoltre, il valore in dogana (sia nell’Unione Europea che negli Stati Uniti) può comprendere dei costi come quelli degli utensili, dei campioni e di altre tasse pagate al fornitore.
Distinta dei colli
La distinta dei colli (indicata anche come elenco per la spedizione, lettera di vettura o lista per la consegna) comprende informazioni sui pacchi, la quantità ed il tipo di prodotti.
Serve alla società di spedizione a tenere traccia dell’invio dei prodotti e le autorità doganali valutano se la merce è stato dichiarato correttamente – in termini di tipo e quantità.
Certificato d’origine / Form A
Il certificato d’origine (chiamato anche Form A, C / O, COO, oppure CoO) si riferisce all’origine del Paese di produzione o di assemblaggio dei prodotti.
Il certificato d’origine può essere richiesto dalle autorità doganali all’arrivo della merce nel porto di carico per le seguenti ragioni:
a. Per confermare il Paese d’origine, cosa che può incidere sulle aliquote vigenti sul dazio all’importazione.
b. Per confermare se il prodotto sia stato etichettato correttamente. Negli Stati Uniti ed in molti altri Paesi, il certificato d’origine è obbligatorio (ad esempio, Made in China).
Di solito il certificato d’origine viene rilasciato dal fornitore.
Domande e risposte sui documenti di spedizione
Dobbiamo presentare alle autorità doganali i rapporti dei test o i certificati di prodotto?
Anche se i rapporti dei test e gli altri documenti di conformità non sono sempre necessari, alcune categorie di prodotto sono più rigorosamente controllate di altre.
Ciò comprende, ad esempio, i giocattoli e gli altri prodotti per bambini, i dispositivi medici, gli alimenti e le bevande, i prodotti elettronici, le attrezzature, i prodotti chimici ed agricoli.
In alcuni casi i documenti di conformità dei prodotti fanno parte della procedura di presentazione dei documenti doganali. Eppure, nella maggior parte dei casi, quando tali documenti sono obbligatori, si tratta di verifiche casuali sulle spedizioni “ad alto rischio”.
Ad esempio, sappiamo che diversi Paesi europei controllano le spedizioni degli hoverboard e rifiutano lo sdoganamento a qualsiasi importatore che non produce i necessari documenti di conformità.
In poche parole, la presentazione dei documenti di conformità non è necessariamente obbligatoria – ma affronti gravi rischi se non produci tale documentazione entro il periodo di tempo in cui i tuoi prodotti arrivano in porto.
Quando mi devo aspettare di ricevere i documenti?
Di solito, i documenti di spedizione vengono inviati tramite posta aerea, una settimana dopo la spedizione. Tuttavia, ciò presuppone che il fornitore abbia ricevuto il denaro, poiché è raro che questi sia propenso ad inviare gli originali dei documenti di spedizione fino a quando la merce non sia stata completamente pagata.
Vi sono delle ragioni valide per tutto ciò, dal momento che l’acquirente può scaricare e sdoganare la merce, una volta ottenuti i documenti originali.
Chi rilascia i documenti di trasporto?
Può essere sia lo spedizioniere che il fornitore.
Dobbiamo pagarli questi documenti?
Sì. Questi documenti fanno parte del processo di sdoganamento e sono compresi nel prezzo del FOB – ma non dell’EX Works (EXW).
Inoltre, per la consegna degli originali devi pagare la tassa sulla posta aerea pari a circa 30 USD.
Cosa succede se non riceviamo i documenti?
Senza gli originali (o il loro invio tramite telex, se preferisci ricevere i documenti in formato elettronico) non puoi far sdoganare la merce.
Come spiegato in questo articolo sulle truffe nelle spedizioni, quanto indicato viene sfruttato dai truffatori presenti nel settore delle spedizioni marittime.
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Ecco cosa include:
a. Lista di fornitori (concernenti il tuo prodotto);
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per ora sembra un bel sito,poi si vedra’ dalle risposte che mi arriveranno