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Stai cercando di capire come funzionano le normative e le procedure doganali statunitensi? Non sei sicuro di cosa sia un “Customs bond”, o quando devi presentare la polizza di carico? Far superare i controlli doganali alla tua merce è l’ultima fase nel processo di importazione e la posta in gioco è alta.
Senza rispettare le procedure ed i regolamenti doganali prestabiliti, potresti dover affrontare complicazioni piuttosto gravi, compresi costosi ritardi e il rifiuto dell’ingresso della spedizione nel Paese di destinazione.
Per chiarire le idee a chiunque voglia esportare e vendere le proprie merci negli Stati Uniti, ci siamo messi in contatto con una vera professionista: Kathy Rinetti, Customs Manager di Flexport.com, che ha sede a San Francisco.
In questo articolo, Kathy chiarisce cosa occorre sapere sapere sui documenti di trasporto, sui customs bonds, le tasse portuali e perché sia necessario un Customs broker.
Kathy, parlaci di te e del tuo lavoro prima di entrare alla Flexport.com.
Ho maturato oltre 20 anni di esperienza nel commercio internazionale, con particolare attenzione al rispetto delle normative e allo sdoganamento.
Prima di entrare nel team della Flexport, ho lavorato presso due società di software operanti nel settore del commercio internazionale. Alla Flexport mi concentro nell’affiancare il rispetto delle normative con il servizio clienti, per far sì che l’importazione diventi un processo indolore.
Flexport aiuta gli importatori a gestire il trasporto e l’importazione utilizzando una soluzione software innovativa. I clienti vengono informati quando i documenti sono necessari e via via sullo status delle loro spedizioni.
Quali documenti devono preparare gli importatori americani prima che la merce arrivi nel porto di carico?
I documenti necessari all’ingresso della merce dipendono dalla modalità di trasporto della spedizione. Per le spedizioni via mare, gli importatori dovranno produrre:
- Fattura commerciale (emessa dal fornitore o dal produttore)
- Polizza di carico (emessa dal fornitore o dallo spedizioniere); per saperne di più clicca qui)
- Dati sull’Importer Security Filing (dati prodotti dal fornitore)
- Notifica dell’arrivo (fornita dallo spedizionieire)
Per le spedizioni aeree, gli importatori dovranno produrre:
- Fattura commerciale (emessa dal fornitore o dal produttore)
- Lettera di trasporto aereo (fornita dallo spedizionieire)
Un altro documento non obbligatorio, ma che può essere utile, è una distinta del contenuto della spedizione.
Inoltre, prima di importare la merce, gli acquirenti dovranno essere in possesso del Customs bond, se la merce ha un valore superiore ai 2.500 dollari, prima che la loro spedizione parta.
Se il valore è inferiore a quella cifra, gli importatori possono far entrare la merce con una procedura d’ingresso informale e senza il Customs bond, ma questo processo richiederebbe loro di inviare manualmente la documentazione.
Comunque, anche se il valore della spedizione è inferiore ai 2.500 dollari, gli importatori possono procedere anche secondo l’iter formale (con il Customs bond).
Puoi ricevere il Customs bond tramite la maggior parte delle società di inermediazione doganale che, in genere, hanno la possibilità di acquistare i bond per tuo conto tramite le società di fideiussione.
Ci sono due tipi di Customs bond: quelli per il singolo ingresso e quelli per l’ingresso continuativo. I Customs bond per il singolo ingresso possono essere utilizzati solo una volta, gli altri coprono tutte le tue spedizioni effettuate nell’arco di un anno.
Per ricevere un Customs bond, il tuo Customs broker ti chiederà di fargli avere la verifica della tua identità e del tuo codice fiscale e ti farà firmare una procura per consentirgli ufficialmente di pagare un bond per tuo conto.
Come e quando l’importatore deve presentare questi documenti?
L’importatore deve presentare questi documenti al customs broker che ha scelto. La tempistica differisce tra le spedizioni via aria e quelle via mare.
Per le spedizioni aeree le operazioni doganali possono cominciare alla partenza della spedizione, prima dell’arrivo negli Stati Uniti e dopo che l’aereo è già decollato. Per le spedizioni marittime le dichiarazioni doganali possono essere depositate fino a cinque giorni prima dell’arrivo della merce negli Stati Uniti.
Per entrambe le modalità di trasporto, la documentazione deve essere presentata al broker il più presto possibile, in modo che tutti i documenti e le autorizzazioni possano essere preparati in tempo utile.
Una volta che il broker ha in mano ciò che è necessario, sarà lui a gestire tutte le notifiche e la documentazione da presentare al vettore e alla dogana.
Il broker potrà anche coordinarsi con lo spedizioniere (scelto dall’importatore) che è responsabile della circolazione della merce e dell’organizzazione dello stoccaggio in magazzino, ove necessario, per far sì che la spedizione sia libera da vincoli e pronta per il ritiro o la consegna all’indirizzo finale.
E’ l’importatore che deve presentare la documentazione direttamente alla dogana statunitense o deve lasciare che sia lo spedizioniere a gestire questa parte?
I Customs broker sono coloro che schedano i prodotti ed inviano i documenti alla dogana per conto dell’importatore. A volte gli spedizionieri hanno un broker in loco, ma se così non fosse, in genere possono fare riferimento ad un broker partner che dà loro una mano nello svolgimento delle varie procedure.
Affinché un broker aiuti un importatore, quest’ultimo deve firmare una procura che autorizza il broker a far sdoganare la spedizione per conto dell’importatore.
Se la spedizione ha un valore inferiore ai 2.500 dollari, l’importatore può presentare una richiesta informale direttamente alla dogana statunitense (a mano, di persona).
Tuttavia, poiché tutto ciò è solitamente molto scomodo, consigliamo che la merce venga sdoganata in maniera formale per far sì che tutto l’iter risulti più rapido, efficace e privo di contrattempi.
La polizza di carico, assieme agli altri documenti di trasporto, viene di solito emessa dai fornitori cinesi. Come possono gli importatori americani assicurarsi che i documenti di trasporto siano corretti e che corrispondano a tutti i requisiti stabiliti dalle autorità doganali statunitensi?
In questa fase il Customs broker risulta essere fondamentale: egli esamina tutta la documentazione prima che arrivi a destinazione e collabora con l’importatore per ricevere tutte le informazioni supplementari necessarie.
Gli importatori americani hanno bisogno di ottenere qualche licenza o qualche altro documento prima di importare della merce?
In base all’Import Security Filings (ISF), per tutte le importazioni è necessario un bond. Questo bond puoi fartelo procurare dal tuo customs broker. In genere i bond continuativi comprendono l’importazione della merce e l’ISF per un anno. Attualmente il bond necessita di cinque giorni per essere attivato dalla dogana. L’importatore dovrebbe presentare il bond prima della partenza della merce.
Altre agenzie governative (OGA) potrebbero richiedere ulteriori informazioni a seconda dei prodotti importati. Gli importatori devono verificare le direttive statunitensi prima di esportare la merce. Le OGA comprendono, ma non sono limitate a:
- FDA – Food and Drug Administration
- FCC – Federal Communications Commissions
- FWS – Fish and Wildlife Services
- DOT – Dipartimento dei Trasporti
- ATF – Alcool, Tabacco ed Armi da Fuoco
- USDA – Dipartimento Statunitense dell’Agricoltura
- CPSC – Consumer Product Safety Commission
I dazi doganali sono calcolati in base al valore in dogana. Quali costi sono inclusi nel valore in dogana?
Nella maggior parte dei casi il valore è il costo della merce indicato nella fattura commerciale. La fattura deve rispecchiare accuratamente il costo della merce e deve seguire la spedizione durante lo sdoganamento, altrimenti l’importatore potrebbe dover affrontare ingenti perdite di denaro se la Dogana, tramite i controlli, trovasse delle discrepanze.
Spesso gli importatori possono non inserire i customs assists nelle loro valutazioni. I customs assists devono essere addizionati al costo dei prodotti, perché hanno aggiunto una sorta di valore tangibile alla produzione della merce. I customs assists non devono essere necessariamente inseriti nella fattura commerciale, ma devono essere comunque dichiarati.
Bisogna osservare che, a volte, le fatture commerciali includono il costo del trasporto in una voce separata. Il valore della merce non comprende le spese di spedizione.
Se un importatore statunitense acquista utensili (come ad esempio gli stampi ad iniezione) che rimangono in Cina, il costo di tali utensili deve essere incluso nel valore doganale?
Sì, i costi sono soggetti a dazio doganale. Si definiscono Customs assists. Il costo degli utensili può essere suddiviso in più spedizioni e deve essere chiaramente leggibile nella documentazione.
A parte i dazi doganali, di quali altre imposte e tasse gli importatori americani devono essere a conoscenza?
Gli oneri amministrativi sulla merce si applicano a tutte le spedizioni aeree e marittime e si basano sul valore della merce. Questa tassa è pari allo 0,3464%, per un minimo di 25 ed un massimo di 485 dollari.
Le tasse portuali di manutenzione si applicano a tutte le spedizioni marittime. Questa tassa è pari allo 0,125% del valore della merce, senza un tetto minimo o uno massimo.
Ci sono ancora parecchi altri oneri che potrebbero saltar fuori durante l’iter di importazione. Alcuni dei costi più diffusi sono elencati qui.
E’ possibile per gli importatori della costa orientale spedire la merce verso la costa occidentale per poi farla trasportare in camion o in treno fino alla destinazione finale?
Sì, è fattibile, ma di solito è più conveniente utilizzare il porto più vicino alla destinazione finale. In altre parole, gli importatori della costa orientale saranno probabilmente avvantaggiati nel far trasferire le spedizioni direttamente al porto più vicino a loro (sulla costa orientale), invece di far trasportare in tutto il Paese la merce sui camion.
Tuttavia, gli importatori possono confrontare i costi ed i tempi di trasporto quando ne richiedono il preventivo e, quindi, determinare quali servizi si adattino meglio alle loro esigenze.
Spesso riceviamo richieste da parte di imprese non americane che cercano di importare dalla Cina verso gli Stati Uniti. E’ possibile per le imprese non statunitensi importare negli Stati Uniti?
Una società con sede all’estero può richiedere l’assegnazione di un numero doganale che le consenta di ricevere un Customs bond e di importare negli Stati Uniti. La dogana impone che un importatore straniero nomini un agente negli Stati Uniti che proceda in qualità di suo rappresentante, sia che si tratti di un Customs broker che di un partner con sede negli Stati Uniti.
E’ possibile ricevere tale numero compilando il Customs Form 5106 e presentandolo alla dogana, oppure tramite un Customs broker che lo faccia per via web per tuo conto.
Una volta che la società si vedrà assegnare un numero doganale, potrà ricevere il Customs bond e, grazie ad esso, potrà importare negli Stati Uniti.
A proposito di Flexport
Sostenuta da investitori del calibro di Google Ventures e Bloomberg Beta, Flexport è un nuovo tipo di spedizioniere/Customs broker che rende facile trasportare la tua merce in tutto il mondo. Flexport coordina ogni aspetto della tua spedizione, dal fornitore alla destinazione finale, ed impone ai partner che si occupano delle spedizioni aeree/marittime di competere sul prezzo per poter lavorare con te.
Salve io vorrei comprare una spilla trovato dalla California del valore di 50€ mi puo sapere dire quindi oneri doganaliavra il mio acquisto grazie mille
buongiorno, sono uno spedizioniere italiano e devo seguire un lavoro su base DDP (Delivery Duty Paid) per USA.
Devo pertanto occuparmi per conto del cliente italiano anche del dazio.
Come posso accedere al customs bond??
La merce che viaggia nei container vale 100.000usd per cntr e ne sono 4 per mese.
per container 40HC, dall’Italia
Merce: Lastre in poliuretano espanso
Hs. code: 39211310
mi fate sapere come procedere
saluti
luigi
Buongiorno Luigi,
abbiamo pubblicato questa intervista, però questo non è un lavoro che facciamo noi.
A presto
Ivan
Buongiorno, mi sorge spontanea una domanda: un venditore può ed in che modo restare competitivo nonostante tutte queste procedure? Grazie.
Buongiorno Fabiana,
vi sono tantissime piccole e medie imprese che importano dalla Cina e rivendono negli Stati Uniti o l’Europa con profitto, quindi la risposta è sì.
Considera anche che, affidandoti a un buon spedizioniere, sarà lui ad occuparsi della maggior parte delle procedure doganali (e a guidarti, nel caso tu abbia bisogno d’aiuto)