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La maggior parte dei Paesi e dei mercati, compresi Unione Europea, Stati Uniti, Canada ed Australia, stabilisce requisiti rigorosi per il funzionamento e la sicurezza dei prodotti elettronici. Tutto ciò non dovrebbe sorprenderti, eppure, in Cina, la complessità nel garantire il rispetto delle normative e delle direttive relative ai prodotti elettronici d’oltremare non è così evidente. In questo articolo ti spieghiamo in tre passi non così semplici come sia possibile evitare i problemi legati al rispetto delle normative ed al sequestro della merce.
Primo passo: Conferma le normative e le direttive applicabili ai prodotti elettronici in Italia
Mentre alcune normative o direttive potrebbero essere applicate a tutti i tipi di prodotti elettronici, altre potrebbero riferirsi specificamente a determinati dispositivi e funzioni come, ad esempio, il WiFi ed i prodotti che supportano il Bluetooth. La tabella che segue, mostra un breve riepilogo delle normative e delle direttive europee e statunitensi:
Direttiva / Normativa | Mercato | Descrizione |
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Direttiva FCC Part 15 (Trasmettitori Intenzionali) | Stati Uniti |
Il trasmettitore intenzionale è un dispositivo che emette onde radio. Sono perciò compresi tutti i dispositivi che supportano il WiFi ed il Bluetooth.
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Direttiva FCC Part 15 (Trasmettitori Non Intenzionali) | Stati Uniti |
Nella direttiva 47 CFR 15.3 il trasmettitore non intenzionale viene definito come un qualsiasi dispositivo elettrico “che funziona ad oltre 9000 impulsi al secondo (9 kHz) ed utilizza tecniche digitali”. Questa definizione comprende la maggior parte dell’elettronica di consumo che dispone di un chip come, ad esempio, i dispositivi che supportano l’USB, anche se non sono dotati di WiFi o trasmettitore Bluetooth.
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Underwriters Laboratories | Stati Uniti |
L’organizzazione indipendente Underwriter Laboratories sviluppa le normative di sicurezza relative ai prodotti elettronici ed ai componenti. Sebbene la conformità alle normative non sia legalmente richiesta ad Underwriter Laboratories, la maggior parte dei rivenditori non acquista prodotti che non siano certificati/elencati da questa organizzazione. In quasi tutti i settori la conformità ad Underwriter Laboratories da parte dei produttori cinesi è piuttosto rara.
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Direttiva Bassa Tensione | Unione Europea |
La direttiva bassa tensione si applica ai prodotti elettronici ed ai componenti dotati di ingresso o di uscita compresi tra i 50 ed i 1000 volt CA e tra i 75 ed i 1500 volt CC. Come tale, la direttiva bassa tensione non riguarda la maggior parte dei dispositivi portatili, ma è applicabile, ad esempio, ai caricabatteria di cellulari e computer portatili.
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Direttiva sulla Compatibilità Elettromagnetica | Unione Europea |
La direttiva sulla compatibilità elettromagnetica si applica alle apparecchiature elettroniche fisse. Lo scopo è quello di garantire che queste apparecchiature non interferiscano con altri dispositivi elettronici o con segnali vicini. Mentre la direttiva sulla compatibilità elettromagnetica si applica ad una vasta gamma di prodotti, la certificazione potrebbe non essere obbligatoria per determinati dispositivi più piccoli che difficilmente interferiscono con altri dispositivi elettronici.
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Direttiva R&TTE | Unione Europea |
La direttiva R&TTE si applica alle apparecchiature radio e di telecomunicazione. Il campo di applicazione di questa direttiva comprende sia i prodotti finiti che i singoli componenti. Pertanto, i prodotti dotati di trasmettitori radio, WiFi, Bluetooth ed i ricevitori devono essere conformi a tale direttiva.
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Direttiva Ecodesign | Unione Europea |
La direttiva ecodesign si applica ai prodotti elettronici “che sfruttano l’energia” (e ad altri prodotti come i materiali isolanti), tra cui le lampadine a LED, le caldaie ad acqua e gli altri elettrodomestici.
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Direttiva RoHS | Unione Europea |
La direttiva RoHS limita la quantità di alcune sostanze, tra cui piombo, cadmio e mercurio, presenti nei prodotti elettronici. Una direttiva simile è in fase di attuazione in altri Paesi, comprese Corea ed India.
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Normativa AS/NZS3820 | Australia/Nuova Zelanda |
Si tratta di una normativa quadro che si applica a tutti i prodotti elettronici importati e venduti in Australia e Nuova Zelanda. Questa, tuttavia, l’AS/NZS3820 non è di per sé una normativa, ma costringe l’importatore e/o il produttore (se nazionale) a garantire il rispetto di tutte le normative australiane/neozelandesi applicabili ai prodotti elettronici.
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Da osservare: La tabella soprastante non elenca tutte le direttive e le normative, dei mercati menzionati, applicabili ai prodotti elettronici.
Requisiti di etichettatura per i prodotti elettronici in Unione Europea, negli Stati Uniti ed in Australia
Molti consumatori conoscono i vari marchi e le etichette di conformità che trovano comunemente sui prodotti elettronici. Lo scopo di un marchio di conformità, come ad esempio il ben noto marchio CE, è quello di indicare che il dispositivo viene prodotto in conformità con tutte le normative e gli standard di sicurezza vigenti. Pertanto, non esiste nessuno “standard CE” o “certificato CE”. Requisiti di etichettatura simili esistono anche negli Stati Uniti ed in Australia.
Simbolo | Direttiva / Normativa | Descrizione |
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Marcatura CE (Unione Europea) |
La marcatura CE indica la conformità a tutte le direttive EN, ad esempio, la direttiva sulla compatibilità elettromagnetica (EMC) e le direttive R&TTE e RoHS. La marcatura CE è obbligatoria in tutti i Paesi dove è vigente.
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Direttiva sui Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (WEEE), (Unione Europea) |
A differenza della marcatura CE, la marcatura WEEE non è utilizzata per indicare la conformità a tutte le normative tecniche. Al contrario, tale marcatura indica che il dispositivo dev’essere utilizzato all’interno di un sistema di riciclaggio.
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Direttiva FCC (Stati Uniti) |
Come la marcatura CE, la marcatura FCC indica la conformità a tutte le direttive FCC vigenti.
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Marcatura Underwriters Laboratories (UL), (Stati Uniti) |
La marcatura Underwriters Laboratories (UL) indica che il dispositivo è registrato ed approvato con tale marcatura.
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Direttiva RCM (Australia e Nuova Zelanda) |
I prodotti elettronici venduti in Australia devono riportare la marcatura RCM. Dal 2013 tale marcatura ha sostituito le marcature C-tick ed A-tick. Dal momento che solo le aziende australiane possono registrarsi per la marcatura RCM, i produttori cinesi non possono produrre documenti di conformità “belli e pronti”, complicando ulteriormente il processo di selezione agli importatori australiani.
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Da osservare: La tabella soprastante non indica tutti i marchi e le etichette, obbligatori o meno, applicabili ai prodotti elettronici nei mercati menzionati.
Secondo passo: Individuare in Cina i produttori di apparecchiature elettroniche che rispettino le normative
Addirittura, tra i produttori cinesi orientati all’esportazione dei sistemi elettronici, solo una minoranza è in grado di garantire il rispetto delle normative d’oltremare inerenti il settore dell’elettronica. Per rispettare tali direttive, il produttore deve essere in possesso delle specifiche competenze tecniche e deve far riferimento ai giusti fornitori di componenti. Pertanto, il prezzo non rappresenta il criterio di selezione principale quando recluti chi realizza i prodotti elettronici, ma, al contrario, la conformità alle normative è di gran lunga il fattore principale. Per semplificare le cose, la tabella sottostante spiega come puoi distinguere un “produttore conforme” da uno non conforme.
Fattore | Fornitore conforme | Fornitore non conforme |
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Documenti |
Può produrre vari rapporti dei test, documenti tecnici e certificati emessi da terzi (ad esempio l’SGS ed il TUV)
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Non può produrre i rapporti dei test o i documenti di conformità.
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Mercati di riferimento |
Grossa percentuale di esportazione verso i mercati sviluppati, soprattutto Unione Europea e Stati Uniti.
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Concentrato sul mercato interno cinese, o in altri mercati in via di sviluppo. Può avere qualche piccolo acquirente nei mercati sviluppati.
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Capitale sociale |
Spesso superiore ai 5,000,000 RMB. Più il capitale è elevato, meglio è.
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Spesso inferiore ai 500,000 RMB.
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Attività |
Si tratta quasi esclusivamente di piccoli produttori, ma di varia grandezza.
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Un agente, una società commerciale, un commerciante all’ingrosso o un produttore.
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Sistema di Gestione della Qualità |
Certificato ISO 9001
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Di rado gestisce la produzione in base ad un sistema di gestione della qualità. |
Prezzo |
Superiore rispetto ai dispositivi non conformi
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Inferiore rispetto ai dispositivi conformi |
Quantità Minima da Ordinare |
Almeno 500 pezzi per SKU. Questi fornitori “producono su ordinazione” e non hanno scorte di magazzino in attesa di potenziali acquirenti.
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Nulla da 1 a 1000 pezzi. I commercianti possono offrire volumi molto ridotti, mentre i produttori interessati al mercato interno necessitano degli stessi volumi per rimanere redditizi come i loro omologhi “conformi”.
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Per dirla in breve, evita i commercianti, gli agenti, i grossisti ed i produttori che non possono dimostrare la loro conformità antecedente (ad esempio, non sono in grado di produrre i documenti giusti).
Terzo passo: Selezione dei prodotti, dei test e delle certificazioni
Devi tener presente che, con l’espressione “produttore conforme”, non ci riferiamo ad una fabbrica che realizza prodotti esclusivamente per l’Unione Europea, gli Stati Uniti o l’Australia. Il termine fa riferimento ai produttori in grado di rispettare le normative e non il principio per cui tutti i loro prodotti sono automaticamente conformi alle normative.
Un “produttore conforme” può realizzare prodotti ODM conformi e non. Se un dispositivo già esistente è conforme o meno, lo si può determinare solo così:
Opzione A: Seleziona prodotti già certificati. Tutti gli SKU “conformi” sono elencati nei rapporti dei test e nei certificati di prodotto. Comincia elencando gli SKU che ti interessano e chiedi al fornitore di consegnarti la documentazione per ogni SKU.
Opzione B: Ordina un “prototipo conforme” da sottoporre a test e certificazioni: Se il “tuo prodotto” non è già certificato, cosa molto probabile, devi presentarlo a terzi per farlo sottoporre ad ulteriori test e certificazioni. Poiché i campioni di fabbrica dei fornitori potrebbero non essere del tutto conformi, devi prima ordinare un prototipo realizzato in conformità alla/e normativa/e ed alla/e e direttiva/e applicabile/i. Questo campione deve poi essere sottoposto ai test di conformità da parte di terzi come, ad esempio, l’SGS o il Bureau Veritas.
Nello sviluppo dei prodotti OEM l’unico modo per garantire la conformità alle normative applicabili ai prodotti elettronici è, per ovvi motivi, quello di adottare la seconda opzione. Tuttavia, pur disponendo di tutti i documenti attestanti la conformità, è bene che gli importatori attuino una strategia di sperimentazione ragionevole per garantire che il produttore non tenti di utilizzare componenti di basso costo ed al di sotto dello standard, elementi che, a loro volta, potrebbero rendere il tuo prodotto non conforme, e tutto per risparmiare solo qualche euro sul costo unitario. Come molti di voi già sanno, tutto ciò è ben lontano dai nostri princìpi.
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