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La maggior parte dei produttori della Cina e degli altri Paesi asiatici in via di sviluppo non è in grado di garantire né il rispetto delle normative di sicurezza dei prodotti d’oltremare, né le normative sulle sostanze. In quanto tale, la “conformità pregressa” di un fornitore (ad esempio, i certificati emessi in precedenza ed i rapporti dei test, di proprietà del fornitore) è un elemento fondamentale quando scegli un partner manifatturiero.
Tuttavia, in molti settori sono davvero pochi i fornitori che possono produrre tale documentazione, dando perciò agli acquirenti esteri poche informazioni attraverso cui giudicare le capacità tecniche e le competenze dei fornitori. In altri settori, il numero di fornitori dotati di conformità comprovata è più ampio, ma gli acquirenti devono ancora applicare strategie di sperimentazione onnicomprensive.
In questo articolo ti spieghiamo le dinamiche e le sfide di quattro differenti settori diversi: abbigliamento e tessili, orologi e gioielli, prodotti elettronici, giocattoli e prodotti per l’infanzia.
Abbigliamento e Tessili
Generalmente, nella catena di approvvigionamento gli importatori trattano solo con il produttore di abbigliamento. Questi, a sua volta, acquista tessuti e componenti (ad esempio, bottoni e cerniere) dai subappaltatori. Fino a qui nulla di strano. Ciononostante, la maggior parte dei produttori di abbigliamento non è in grado di fornire tutti i documenti inerenti la conformità.
La nostra conclusione è che la maggior parte dei rapporti dei test viene conservata dagli acquirenti e dai fornitori di tessuti. Detto questo, non aspettarti che il produttore di abbigliamento condivida le informazioni sui suoi subappaltatori, o sui clienti. Di conseguenza, l’acquirente viene, come al solito, lasciato a provare ad indovinare. La verità è che molti produttori di abbigliamento (in particolare quelli di piccole dimensioni) non sanno se i loro fornitori di tessuti siano in grado di offrire prodotti conformi.
Ci sono, ovviamente, delle eccezioni, ma la maggior parte dei produttori di abbigliamento non è disposta o non è in grado di presentare più di un paio di rapporti dei test. Anche nel “migliore dei casi”, gli acquirenti non devono aspettarsi che il fornitore sia in grado di produrre i rapporti dei test che corrispondono alle normative specifiche di cui devono garantire la conformità.
Secondo noi, il rapporto dei test sulle sostanze è importante. La capacità di un produttore di abbigliamento nel garantire la conformità dipende completamente dai materiali con cui i subappaltatori normalmente lavorano.
E’ molto probabile che un fornitore in grado di garantire la conformità con la normativa REACH (Unione Europea), sia in grado di garantire anche il rispetto della California Proposition 65 (Stati Uniti). Pertanto, gli acquirenti devono essere flessibili quando effettuano una selezione.
Inoltre, gli acquirenti di abbigliamento e prodotti tessili devono essere pronti ad attuare una strategia di conformità “concreta” e non dare mai per scontato che i produttori possano fornire rapporti dei test per i loro specifici SKU, dato che tutto questo, in poche parole, non esiste.
Quello che che gli acquirenti di abbigliamento e prodotti tessili devono sapere
- Documenti importanti: Rapporti dei test sulle sostanze e sulla resa dei prodotti tessili
- Cosa puoi dire: E’ probabile che il fornitore si concentri sui mercati occidentali ed acquisti tessuti e componenti da “sub-fornitori conformi”.
- Direttive/normative rilevanti per i test: REACH, California Proposition 65, OEKO Standard 100, AZO, Formaldeide, Ftalati (tessuti rivestiti), Metalli Pesanti.
- Strategia di conformità A: Inviare campioni di materiale per i test di conformità (prima e/o dopo la produzione)
- Strategia di conformità B: Selezionare e verificare il fornitore dei tessuti che approvvigiona di materiale il produttore di abbigliamento.
Orologi, Gioielli ed Accessori
I produttori di orologi e gioielli possono, nel migliore dei casi, produrre qualche rapporto dei test sulle sostanze, ma la maggior parte di loro non può. Le dinamiche sono, per lo più, identiche a quelle del settore dell’abbigliamento e del tessile e si applicano le stesse restrizioni sulle sostanze. Pertanto, non c’è altro da aggiungere, se non il seguente riepilogo:
Quello che gli acquirenti di orologi, gioielli ed accessori devono sapere
- Documenti importanti: Rapporti dei test sulle sostanze
- Cosa puoi dire: E’ probabile che il fornitore si concentri sui mercati occidentali ed acquisti materiali e componenti da “sub-fornitori conformi”.
- Direttive/normative rilevanti per i test: REACH, California Proposition 65, Metalli Pesanti, RoHS (movimenti di orologeria)
- Strategia di conformità: Presentare campioni di materiale per i test di conformità (prima e/o dopo la produzione)
Prodotti Elettronici
La situazione nel settore dell’elettronica è, invece, molto diversa. Gli acquirenti di prodotti elettronici sono tenuti a garantire il rispetto di una serie di normative e direttive di sicurezza. Nel suo insieme, la catena di approvvigionamento è molto più complessa. Tutti i fornitori di componenti di grandi dimensioni producono, anche se non in via esclusiva, parti conformi alla direttiva RoHS, mentre i produttori di parti d’assemblaggio possono generalmente presentare una lista piuttosto lunga di documenti di conformità. Pertanto, gli acquirenti di questo settore hanno da fare molto di più quando selezionano un fornitore.
Inoltre, gli acquirenti non devono aspettarsi che i produttori sottopongano loro cataloghi pieni di “SKU conformi”‘, pronti a piombare sulle catene di montaggio. Come al solito, la conformità comprovata è indice di capacità e competenze. Ciò lo spieghiamo ulteriormente di seguito:
a. Un certificato di prodotto/rapporto del test è valido solo per uno o più SKU (elencati), non per tutti i prodotti ODM presenti nel catalogo di un fornitore. La maggior parte dei fornitori può produrre dal 5% al 20% della documentazione relativa ad un certo numero di articoli presenti in catalogo.
b. I prodotti elettronici si trovano, normalmente, nell’ambito di applicazione di due o più normative/direttive. E’ piuttosto comune che un fornitore possa presentare documenti di conformità per una di queste normative, pur non essendo in grado di farlo per altre. Ad esempio, è molto comune trovare prodotti conformi alla direttiva europea EMC (Compatibilità Elettromagnetica), ma che sono privi dei documenti di conformità alle direttive RoHS e LVD (Direttiva Bassa Tensione).
c. Se uno qualsiasi dei componenti o dei sottosistemi viene modificato, i documenti precedentemente emessi non sono più validi.
Anche quando hanno a che fare con produttori di “fascia alta”, gli acquirenti si trovano in una delle seguenti situazioni:
- Lo SKU non è conforme a tutte le direttive/normative di prodotto vigenti
- Lo SKU è in parte, ma non completamente, conforme a tutte le direttive/normative di prodotto vigenti
- Lo SKU è del tutto conforme. Tuttavia, i cambi nel progetto e nei componenti rendono irrilevanti i documenti di conformità emessi in precedenza.
Quello che che gli acquirenti di prodotti elettronici devono sapere
- Documenti importanti: Certificati di prodotto, rapporti dei test e documentazione tecnica
- Cosa puoi dire: E’ probabile che il fornitore si concentri sui mercati occidentali ed acquisti componenti elettrici (ad esempio, CI e sottosistemi) da “sub-fornitori conformi” che dispongono di un’adeguata competenza per assemblare i prodotti in conformità alle normative ed alle direttive d’oltremare.
- Normative/direttive importanti per i test: Direttiva Bassa Tensione, Direttiva sulla Compatibilità Elettromagnetica, direttiva R&TTE, direttiva RoHS, direttiva FCC Parte 15, normativa UL
- Strategia di conformità A: Limitare la selezione del prodotto agli SKU dotati di un’intera serie di documenti di conformità
- Strategia di conformità B: Presentare i prototipi finali di pre-produzione a terzi per lo svolgimento dei test di conformità e per la certificazione.
Giocattoli e Prodotti per l’Infanzia
I giocattoli ed i prodotti per l’infanzia vengono regolamentati, per ovvie ragioni, nella maggior parte dei mercati principali. Gli acquirenti di tutti gli stati americani devono garantire il rispetto del CPSIA, mentre gli acquirenti dell’Unione Europea devono garantire che i loro prodotti importati siano conformi alla direttiva EN 71. Si tratta di regolamenti quadro, il cui ambito include quanto segue:
- Sostanze (ad esempio, restrizioni sui metalli pesanti e gli ftalati)
- Proprietà meccaniche (ad esempio, bottoni, lacci e cuciture)
- Procedure di certificazione (ad esempio, CPSIA Certificato di Prodotti per l’Infanzia)
- Requisiti dei test sui lotti e relative eccezioni
- Requisiti di etichettatura
Per garantire la conformità al CPSIA, gli importatori americani sono generalmente tenuti a rilasciare un certificato utilizzando il nome statunitense dell’azienda e a produrre rapporti dei test validi per il lotto importato. Pertanto, non esistono prodotti conformi al CIPSIA “belli e pronti” e gli acquirenti devono cercare altri elementi quando selezionano un produttore.
Quello che gli acquirenti di giocattoli e prodotti per l’infanzia devono sapere
- Documenti importanti: Rapporti dei test sulle sostanze e sulle proprietà fisiche
- Cosa puoi dire: E’ probabile che il fornitore si concentri sui mercati occidentali ed acquisti componenti dai “sub-fornitori conformi” che dispongono di “un’adeguata competenza” per garantire la conformità alle normative ed alle direttive in materia di proprietà fisiche di giocattoli e prodotti per l’infanzia.
- Normative/direttive importanti per i test : ASTM F963, EN 71, REACH, California Proposition 65, Ftalati, Formaldeide, Metalli Pesanti.
- Strategia di conformità: Presentare i prototipi finali di pre-produzione a terzi per lo svolgimento dei test di conformità e per la certificazione.
Conclusione
A prescindere dal settore, gli acquirenti americani ed europei sono costretti a lavorare fattivamente con le procedure di conformità e di certificazione. Affidarsi al fornitore perché svolga il lavoro al posto tuo non è realistico. Non esistono scorciatoie e ci vorranno molti anni, se non decenni, prima che i produttori cinesi ed asiatici, saranno in grado di implementare le procedure per rendere meno difficoltosa l’esperienza degli acquirenti esteri.
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